Proseguendo dal borgo di Dolceacqua si arriva ad uno dei borghi più belli d’Italia: Apricale.
Situato su di una altura è caratteristico in quanto la città sembra essersi sviluppata proprio sulla sua sommità. Da lontano sembra di arrivare in un paese incantato!
All’inizio della città si trovano principalmente due ristoranti; uno vicino l’entrata del borgo e l’altro non lontano affacciato alla stradina principale. Il primo ha prezzi molto alti fino a raggiungere 7 euro per un dolce.
[Piccola parentesi critica sui prezzi dei dolci nei ristoranti]
(cosa abbastanza assurda per me anche se non avendo provato il ristorante non ho modo di giudicare! Una volta andare a ristorante significava per me chiudere in bellezza; i dolci costavano mediamente 3, massimo 4 euro ed erano un piatto fisso a fine serata. Da quando sono diventati delle portate a tutti gli effetti io credo che la richiesta di un dolce a fine pasto sia scesa ma non vorrei sbagliarmi. Se i ristoratori ritengono più efficace alzare il prezzo dei dolci perché vedono un ritorno economico più cospicuo rispetto ad abbassare il prezzo per avere più richiesta buon per loro sicuramente. Sicuramente la preparazione di un dolce richiede molto più impegno di una pasta al sugo che ha tra l’altro un prezzo doppio.)
Mentre il ristorante sulla strada sembra avere una vista più bella e dei prezzi del tutto contenuti. Ecco alcune recensioni di chi l’ha provato:
Addentrandosi nel borgo non troverete negozietti tipici come quelli di Dolceacqua ma solamente abitazioni. Anche l’edera che caratterizzava le pareti non popolano questo piccolo borgo. La strada principale del borgo è molto lunga da percorrere ma sembra non portare da nessuna parte e dopo circa 10 minuti di cammino ci siamo interrotti per tornare indietro. Non ho trovato molto che potesse caratterizzare questo paesino ma immagino che la dicitura di “Borgo tra i più belli d’Italia” sia per il fatto che architettonicamente è rimasto intatto e caratteristico.
Anche questo borgo potrebbe avere tante opportunità tante opportunità turistiche che ad oggi non sono state ancora pensate.
Il borgo sembra essere deserto se non per i pochi abitanti che si vedono per la città. Sicuramente nessuno vuole che questo diventi l’ennesimo borgo degli artisti o la Venezia presa d’assalto dai cinesi dato il numero di visitatori giornalieri ma creare dei bar con vista sulle colline o dei B&B con spa non dovrebbe essere male!
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