Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un itinerario escursionistico e culturale davvero affascinante, che si trova in Sardegna, nella zona sud-occidentale dell’isola, principalmente nel Sulcis-Iglesiente e nel Guspinese. Il cammino prende il nome da Santa Barbara, la patrona dei minatori, e si snoda attraverso i luoghi legati alla secolare storia mineraria della Sardegna.
Organizzare il viaggio non è complicato ma noi abbiamo avuto difficoltà a trovare alcune informazioni che abbiamo trovato un po’ sul sito e un po’ contattando sia l’associazione che le strutture. Ho pensato quindi di organizzare tutte le informazioni in questo articolo, soprattutto se è per voi il vostro primo cammino ed avete bisogno di tutte le dritte!
Come arrivare al Cammino minerario di Santa Barbara
Noi siamo partiti da Milano, prendendo il bus Flibco da Milano Centrale per recarci all’aeroporto di Bergamo.
Flibco.com è una piattaforma europea specializzata nei trasporti pensati per semplificare gli spostamenti da e per gli scali aeroportuali. Io ho utilizzato, per esempio, la navetta da Milano Centrale a Orio al Serio. Le partenze sono ogni mezz’ora, e il bus fa anche orari notturni, comodi per chi deve partire presto la mattina da Orio.
Il mio consiglio è quello di acquistare online sia andata e ritorno, così da risparmiare sul prezzo finale. Tenere presente che anche se il vostro volo di ritorno dovesse fare ritardo, avrete la possibilità di utilizzare comunque il vostro biglietto fino a 24 ore di validità, a differenza di altri servizi.
Puoi approfittare inoltre fino ad agosto 2025 del 10% di sconto con il codice DISCIULES-10 da inserire in fase di prenotazione.
A bordo troverete sedili comodi, prese USB per ricaricare i vostri telefono e Wi-Fi gratuito per pianificare il vostro viaggio!
Una volta atterrati a Cagliari aeroporto Elmas ci aspettava il treno diretto (alcune volte è con scalo veloce) per Iglesias, dove ci aspettava il nostro primo alloggio e ritiro credenziali.
Quando è lungo il cammino e altri dettagli:
- 🥾 Lunghezza: circa 500 km, suddivisi in più di 30 tappe.
- 🏞️ Territorio: attraversa montagne, boschi, vecchie miniere abbandonate, villaggi minerari e tratti costieri mozzafiato.
- ⛏️ Punti d’interesse: miniere dismesse, gallerie, musei minerari, archeologia industriale, paesaggi naturali e borghi storici.
- 🏠 Accoglienza: esistono varie strutture affiliate lungo il percorso (B&B, agriturismi, ostelli), ed è disponibile anche una credenziale del pellegrino.
- 📜 Patrimonio: il cammino è parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO.
Quanti giorni dura il Cammino di Santa Barbara?
Il bello del Cammino è che sei tu a scegliere per quanti giorni percorrerlo. Il punto di partenza che ti suggerisco è Iglesias, in quanto è qui che si trova l’associazione e la possibilità di ritirare le credenziali. La credenziale è il “passaporto” del pellegrino/escursionista che attesta la sua identità e lo distingue da ogni altro viaggiatore. Vengono indicati luogo e data di arrivo e partenza, e ci sono gli spazi per i timbri che attestano l’avvenuto passaggio nelle singole tappe del Cammino.
La credenziale è rilasciata dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e può essere acquistata al costo di 5 euro direttamente presso la sede della Fondazione in Via Cattaneo, 70 Iglesias (SU), aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30 (ti consiglio di controllare sempre sul sito ufficiale queste informazioni)
Noi per iniziare abbiamo scelto 4 giorni di vacanza e 3 di cammino, percorrendo le tappe da Iglesias a Masua. Non ci sono tappe obbligatorie, dunque puoi scegliere tu dove dormire e dove fermarti, in alloggi anche che non fanno parte della convenzione del cammino (in quanto spesso sono tutti pieni)
Costo del Cammino di Santa Barbara
Quanto può costare percorrere alcune tappe di questo cammino? Facciamo alcune considerazioni.
La prima spesa da considerare è sicuramente come raggiungere la Sardegna ed il punto iniziale scelto del cammino. Noi da Milano abbiamo preso un volo per Cagliari la mattina (circa 100 euro) e da qui un treno diretto (o con scalo, a seconda dei giorni/momenti) per Cagliari (la tratta Elmas Aeroporto – Iglesias dovrebbe essere sui 3,70€).
Il cammino non ha un costo, se non quello della credenziale (5 euro) e degli alloggi.
Se approfittate della promozione Donne in Cammino, dovrete fare una piccola donazione ed avrete in cambio uno o più alloggi gratis a seconda del numero di tappe che scegliere. Noi abbiamo scelto di fare tre tappe ed avevamo un alloggio convenzionato.
Abbiamo poi deciso di alloggiare a Iglesias in un alloggio non convenzionato ma con un ottimo prezzo (circa 55 euro a notte per un appartamento intero tutto per noi) mentre per le altre tappe non abbiamo avuto molta scelta e siamo state in un paio di alloggi (circa 20 euro a testa). In alcuni la colazione è inclusa e comprende una brioches o delle fette biscottate, marmellata e tè o latte.
Per pranzo e cena le opzioni sono: pranzo al sacco (ci sono molte convenzioni, noi ne abbiamo approfittato a 7 euro al sacco per un panino, bibita e extra) o provviste fatte nel market prima della partenza. Per la cena noi abbiamo sempre trovato ristoranti vicino ai nostri ostelli (quando non ci sono di solito c’è l’opzione di mangiare qualcosa di surgelato al rifugio come una lasagna) e con promozioni per i pellegrini (o acqua gratuita o sconto del 5% o menù dedicato).
In totale per 4 giorni dovremmo aver speso sui 200/250 euro volo compreso (120€), mangiando fuori 3 sere e spendendo circa 15-20 euro ogni volta.
Una breve recensione sul Cammino: come funziona?
È un cammino ideale per chi ama unire natura, storia, spiritualità e fatica fisica. Alcuni lo paragonano al Cammino di Santiago, ma in chiave sarda e mineraria.
Il percorso è ad anello e si può iniziare da vari punti, anche se Iglesias è considerata una delle tappe principali. Si attraversano montagne, boschi, dune, tratti costieri spettacolari e antichi sentieri minerari.
Ogni tappa regala scorci diversi: si passa dal verde intenso delle foreste di leccio, alle sfumature dorate delle zone più aride, dalle scogliere a picco sul mare alle distese silenziose dell’interno.
Uno degli aspetti più belli del cammino è la varietà. Non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche culturale. Si attraversano piccoli paesi che conservano tradizioni autentiche, si incontrano persone che hanno voglia di raccontare, si assaggia una cucina semplice ma genuina, fatta di pane, olio, formaggi, vini locali. Ogni sosta diventa un momento di incontro e scoperta.
Negli ultimi anni il Cammino Minerario di Santa Barbara sta attirando un numero crescente di viaggiatori italiani e stranieri, amanti del trekking ma anche appassionati di storia, geologia, religiosità popolare.
La Fondazione che ne cura la gestione sta lavorando molto per migliorare i servizi, le strutture ricettive, le convenzioni con ristoranti, B&B e cooperative locali.
Come organizzarsi prima della partenza
Prima di partire per il Cammino Minerario di Santa Barbara, acquista la credenziale del pellegrino: è il tuo passaporto simbolico lungo il percorso, ti permette di raccogliere i timbri tappa dopo tappa e accedere a diverse agevolazioni. Con una piccola donazione, inoltre, contribuirai concretamente alla valorizzazione del cammino e del territorio.
🎀 Leg’s Go Women: il cammino al femminile
Nel 2025 torna l’iniziativa “Leg’s Go Women”, una speciale campagna promozionale dedicata alle donne che vogliono mettersi in cammino, esplorare e condividere un’esperienza profonda a contatto con la natura e la cultura del territorio.
📅 Quando è valida la promozione?
- 15 gennaio – 15 aprile
- 5 maggio – 15 giugno
- 15 settembre – 15 dicembre
Un’opportunità per scoprire le meraviglie del Sulcis-Iglesiente, Arburese e Guspinese in periodi ideali per clima e affluenza.
Dove dormire durante il Cammino di Santa Barbara
Tramite Leg’s Go Women è possibile richiedere voucher gratuiti per soggiornare – previa disponibilità – nelle Posadas e nelle strutture convenzionate con la Fondazione CMSB.
Ogni voucher corrisponde a un pernottamento gratuito. Per ottenerlo, basta:
- Avere la credenziale CMSB (costo €5,00)
- Collegarsi al sito www.camminominerario.it
- Accedere alla sezione “Leg’s Go in Cammino – Women’s Edition”
- Scegliere tra le proposte da una, due o tre notti
- Indicare l’importo della propria donazione volontaria
Noi su un cammino da Iglesias a Masua abbiamo ottenuto un alloggio gratuito su 3.
Le tappe che abbiamo percorso
Da Iglesias a Nebida – 1ª tappa (circa 21 km)
La prima tappa parte da Iglesias, una cittadina ricca di storia e atmosfera, perfetta per iniziare il cammino con calma. Si parte dal centro, tra vicoli antichi e chiese silenziose, per poi uscire lentamente dalla città e immergersi nel verde.
A tratti si incontrano resti di antiche strutture legate all’attività estrattiva: edifici in pietra, vecchie rotaie, pozzi abbandonati. È un camminare tranquillo, fatto di passi lenti e sguardi curiosi. Man mano che ci si avvicina al mare, l’orizzonte si apre e si intravedono le prime scogliere.
Da Nebida a Masua – 2ª tappa (circa 14 km)
La seconda tappa è breve, ma piena di emozioni. Si cammina lungo la costa, seguendo un sentiero panoramico che regala viste spettacolari. È forse uno dei tratti più belli dell’intero cammino.
Si parte da Nebida e si sale leggermente per affacciarsi sulle falesie. Il sentiero si snoda tra profumi di erbe selvatiche, rocce rosse e il blu profondo del mare.
Lungo il cammino si incontrano ruderi minerari a picco sul mare, come la laveria Lamarmora, un’antica struttura usata per il trattamento dei minerali. Anche se abbandonata, mantiene un fascino potente, incastonata tra roccia e onde.
L’arrivo a Masua è spettacolare: da lontano si comincia a vedere Pan di Zucchero, il famoso faraglione bianco che emerge dal mare. Masua è un piccolo borgo affacciato sulla costa, dove un tempo si caricavano i minerali estratti nell’interno. Oggi è un luogo suggestivo, dove il silenzio si mescola al suono del mare. Ottimo punto per fermarsi, riposare, e magari cenare con vista sul tramonto.
Consigli per chi è alle prime armi:
- Parti senza fretta, soprattutto nella prima tappa: meglio camminare con calma che arrivare stanchi.
- Porta con te abbastanza acqua (soprattutto in estate) e qualche snack. Lungo il percorso, solo all’inizio, ci sono alcune strutture che offrono acqua gratuita, in quanto il resto del percorso è in mezzo al nulla.
- Scarpe comode da trekking, anche leggere, vanno più che bene per queste prime tappe. Portati prodotti come Compeed per evitare vesciche.
- Il cellulare prende quasi ovunque, ma portare una mappa offline o usare una app tipo Komoot può aiutare.
- Non sottovalutare il sole: cappello e crema sono fondamentali.
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